Procreazione e filiazione

Come ormai ampiamente dimostrato da autorevoli studiosi, la personalità di un individuo (procreato o adottivo) è determinata non tanto dall’apparato ereditario, quanto dall’ambiente famigliare che lo accudisce e lo educa, plasmandone i lati essenziali del carattere.

É nel quotidiano esplicitarsi delle relazioni affettive più significative stabilite con le figure di massimo riferimento, particolarmente nel tempo della prima infanzia, che si definisce la personalità di ciascuno di noi, indipendentemente dal patrimonio genetico di cui siamo portatori.

Pertanto mentre la “procreazione” è un fatto unilaterale che coinvolge solo gli adulti, la “filiazione” pone al centro del suo sentire il preminente interesse del bambino, vero protagonista del rapporto!

Questo principio fondamentale consente di riscoprire il significato autentico, oltre che della “filiazione naturale”, anche e soprattutto dell'”adozione”.

Ricordiamo quanto Papa Giovanni Paolo II ha affermato, a questo proposito, ricevendo, il 5 settembre 2000 a Roma, un gruppo di genitori adottivi:

«Adottare dei bambini, sentendoli e trattandoli come veri figli, significa riconoscere che il rapporto tra genitori e figli non si misura solo sui parametri genetici. L’amore che genera è innanzitutto dono di sé. C’è una “generazione” che avviene attraverso l’accoglienza, la premura, la dedizione. Il rapporto che ne scaturisce è così intimo e duraturo, da non essere per nulla inferiore a quello fondato sull’appartenenza biologica. Quando esso, come nell’adozione, è anche giuridicamente tutelato, in una famiglia stabilmente legata dal vincolo matrimoniale, esso assicura al bambino quel clima sereno e quell’affetto, insieme paterno e materno, di cui egli ha bisogno per il suo pieno sviluppo umano. Proprio questo emerge dalla vostra esperienza. La vostra scelta e il vostro impegno sono un invito al coraggio e alla generosità per tutta la società, perché questo dono sia sempre più stimato, favorito e anche legalmente sostenuto».

 L’adozione comporta per gli adulti la capacità di accettare responsabilmente un bambino procreato da altri, portatore di un vissuto pregresso, spesso doloroso, che non deve essere minimizzato o ignorato, ma ascoltato, compreso e spiegato.

L’adozione è una scelta su cui è bene riflettere a fondo, con consapevolezza ed attenzione, perché realizza anche sul piano giuridico, oltre che su quello affettivo, una vera nuova genitorialità ed un autentico rapporto di filiazione che si costruisce ed alimenta giorno per giorno nel vivere insieme.

Scheda a cura dell’Anfaa

 

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