E’ attualmente all’esame delle Commissioni Giustizia e Affari Esteri della Camera in seduta congiunta il disegno di legge n. 1589 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori, fatta all’Aja il 19 ottobre 1996, nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno.

L’Anfaa ritiene che il testo sia decisamente orientato alla “trasformazione” nel nostro Paese della  kafala  in un nuovo istituto giuridico, lontano dalle sue finalità originarie, in netto contrasto con la legislazione islamica in materia di kafala.  Sulla kafala l’Anfaa ha condiviso quanto scritto nell’apposito paragrafo nell’ultimo Rapporto CRC, cercando anche di “frenare” i tentativi da parte di quanti ne vorrebbero l’assimilazione  all’adozione, seppur “nei casi particolari” e senza considerare la necessità di operare per arrivare ad accordi bilaterali con i paesi di diritto islamico.

Quanto previsto da questo disegno di legge ci sembra inoltre in netto contrasto con le  finalità  della Convenzione dell’Aja del 1996, la quale al contrario – oltre a prevedere espressamente l’esclusione del campo delle adozioni  (cfr.  l’art. 4) – persegue come obiettivo principale quello (ben diverso e più ampio) di evitare conflitti tra i sistemi giuridici che in ciascun Stato disciplinano i provvedimenti di protezione minorile diversi dall’adozione, e raccomanda reiteratamente al riguardo l’instaurazione di prassi virtuose imperniate sulla cooperazione (art. 1), sugli scambi di vedute (art. 9) e sulla stipulazione di accordi tra Stati (artt. 39 e 52).

L’Anfaa è stata audita dalle Commissioni Giustizia e Affari Esteri della Camera in seduta congiunta in data 6 febbraio u.s. e ha consegnato ai membri delle due Commissioni un documento (la cui versione integrale è disponibile cliccando qui) che racchiude le nostre osservazioni e preoccupazioni.