Nella riforma della giustizia fatta a tempo di record c’è anche l’istituzione del Tribunale unico per le persone, le famiglie e i minori. Le associazioni lo definiscono un “blitz”. Il collegio di quattro giudici (di cui due esperti di discipline umanistiche) lascia il passo a un giudice monocratico. Ma quando si ha a che fare con i bambini la logica giuridica della vittima e del colpevole non basta: occorre trovare i percorsi per costruire il futuro. (Dall’articolo di Vita di Sara De Carli)
L’Anfaa afferma, con la voce dell’attuale Presidente Nazionale Frida Tonizzo: «Chiediamo uno stralcio di questi contenuti dalla riforma, lasciando l’istituzione del Tribunale unico per le persone, per i minorenni e per le famiglie ma demandando a un confronto più articolato e aperto l’indicazione dei contenuti. Occorre aver chiaro che ciò che si intende cambiare oggi non è un piccolo passaggio di una singola procedura, ma stravolge l’intero sistema processuale. Con l’ovvia conseguenza che si va a modificare drasticamente anche tutta la sfera dei diritti dei minori. È una partita troppo delicata per essere giocata in solitaria. E di certo non si possono fare errori sulla pelle dei bambini». Tutto l’articolo qui