Motivazioni del corso

I  conflitti rappresentano un aspetto dell’esistenza di ogni persona, di ogni comunità e sistema sociale, attraversano e contribuiscono a costruire le dinamiche relazionali e di sviluppo individuale di chi li sperimenta, segnano anche in maniera difficile la convivenza con i nostri simili.  Al conflitto, tuttavia, nelle sue manifestazioni più diverse, come liti, dispute, malumori, può non essere data unicamente una connotazione negativa: l’esperienza del conflitto, cioè, pur portando con sé un bagaglio di disagio e di sofferenza, può risultare potenzialmente costruttiva. L’obiettivo a cui tendere non è quello di tentare di deconflittualizzare la vita di tutti i giorni, bensì di fornire gli strumenti per gestire il conflitto in maniera più appropriata, in modo da moltiplicare la possibilità di intraprendere le strade del mutamento e della crescita, sia relazionale che individuale, piuttosto che quelle distruttive dello scontro, nella logica del   vincente/perdente.

In famiglia, nella scuola, nella pratica sportiva, negli ambiti della vita sociale, si sviluppano situazioni conflittuali, che possono connotarsi di una decisa risonanza emotiva, che gioca un ruolo importante nello sviluppo. Il conflitto, banale o importante, comporta emozioni e sentimenti, a volte ingombranti e destabilizzanti.

Finalità e obiettivi del corso.

Gestire i colloqui con i genitori, responsabilizzare le famiglie, risolvere i conflitti tra pari : non è sempre facile gestire in modo positivo la dinamica della comunicazione diretta e indiretta, dinamica che, se ben gestita, riduce le possibilità di un conflitto e confluisce in arricchimento per entrambe le parti.

Un percorso sul tema dei conflitti può indicare come non esistano solo reazioni di aggressione, fuga o resa, vittoria o sconfitta, ma sia possibile una terza via alternativa, cioè superare alcuni aspetti negativi , per giungere ad esprimere i propri punti di vista e le proprie emozioni, ascoltare le ragioni dell’altro, veder comprese le esigenze di più parti, senza forme di sopruso o prevaricazione.

Metodologia

Durante l’incontro, si alternano alcuni momenti di presentazione frontale ad altri di riflessione, discussione di gruppo, esercitazioni pratiche, proiezione e commento di materiale video.

Cliccare sulla scritta in rosso per la relazione della Dr.ssa Anna Stroppa, psicoterapeuta dell’età evolutiva: traccia aggressività