Strategie di apprendimento per una didattica inclusiva.

Dobbiamo ricordare che, prima di tutto, tutti i bambini hanno bisogno di atmosfere
calde ed umane per crescere sani, e che una buona quotidianità è già di per sé terapeutica.
La scuola, quindi, non è un luogo dove ci sono persone deboli e persone forti, ma dove
vivono individui non etichettabili, riconoscibili nella loro “molteplicità “ di comportamenti,
vissuti, modi di apprendere.
Le categorie, in cui a volte la scuola colloca gli allievi , devono avere un senso solo se
sono funzionali a situazioni di benessere, mettendo in atto interventi flessibili e dinamici,
come del resto sottolineano le ultime Circolari Ministeriali sull’argomento.
Per loro, è necessario continuare a sperimentare procedure, metodologie, pratiche
organizzative, che migliorino sempre di più la qualità dell’inclusione, secondo i principi di
accoglienza, solidarietà, valorizzazione, tipici della nostra scuola.
Per loro, e per riconoscere e affrontare efficacemente i “bisogni speciali “e i “bisogni
normali”, occorre un luogo di lavoro dove ognuno possa trovare uno spazio buono, in cui si
riconosca e in cui ci siano adulti e compagni che gli danno una mano.

Finalità e obiettivi del corso.
Il corso intende offrire:
– un ‘occasione di riflessione sul significato della diversità di ogni allievo, legata alla
propria storia, ai propri vissuti, ai propri comportamenti;
– esempi di modalità di progettazione cooperativa- partecipativa;
– spunti di attività in grado di valorizzare le diverse abilità di ogni allievo.

Struttura del corso
Il corso si svolge in tre incontri, della durata di due ore e mezza ciascuno, sotto forma
laboratoriale-operativa.

Destinatari del corso
Insegnanti della scuola dell’infanzia , della scuola dell’obbligo, educatori.

Qui il programma: programma-tutti-per-uno