L’ANFAA (Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie) è un’associazione che si spende quotidianamente a tutela del diritto fondamentale di tutti i bambini di vivere in una famiglia e che, dalla sua costituzione nel 1962 ad oggi, ha svolto un ruolo determinante per l’approvazione della legge 431/1967 che ha segnato una rivoluzione Copernicana del concetto di adozione e ha contribuito in maniera significativa all’approvazione dell’attuale legge che disciplina l’affidamento e l’adozione (legge 184/1983 e s.m.) e di molte altre che oggi disciplinano l’impianto normativo del sistema minorile.
L’Associazione esprime oggi le proprie preoccupazioni in merito al disegno di legge AS 1662 già approvato al Senato e che istituisce il tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie. Occorre aver chiaro che l’effetto è stravolgere l’intero sistema processuale e ordinamentale con l’ovvia conseguenza di mutare drasticamente anche quello sostanziale (i diritti dei minori in sé e per sé).
Una riforma del sistema giudiziario minorile era certamente auspicata da molti degli operatori del diritto minorile (giudici, avvocati,…), soprattutto per unificare in un unico organo giudicante tutta la materia minorile e della famiglia, oggi divisa tra Tribunale ordinario e Tribunale per i minorenni e per garantire un’effettiva specializzazione degli operatori stessi – specializzazione che risulta essere necessaria per chi deve assumere
decisioni difficili relative alla tutela dei più piccoli e delle relazioni familiari (come l’allontanamento, la limitazione o decadenza dalla responsabilità genitoriale, la dichiarazione dello stato di adottabilità…). Tuttavia, una riforma di tale imponenza, richiede sempre un confronto puntuale e un ascolto attento di tutti quei soggetti
che si occupano di minori ogni giorno. Il disegno di legge di cui si discute, invece, è stato predisposto in poco tempo e approvato in Senato senza alcun reale confronto.
Nel merito sta andando nel senso contrario rispetto a quanto auspicato dall’Autorità Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, da importanti associazioni di professionisti del settore (AIMMF, UNCM,…), nonché dalle organizzazioni di tutela dei diritti dei minori.
Tutto ciò in un periodo storico – politico in cui sui diritti dei minori si è speculato tanto. È, infatti, necessario rammentare le inaccettabili generalizzazioni che si sono susseguite ai fatti di Bibbiano, che hanno contribuito ad alimentare il clima di diffidenza, discredito e sfiducia nei confronti dei Servizi, ma anche dei giudici, anche onorari, fomentando le prese di posizione di chi, dietro alla rivendicazione dei diritti dei minori, cela in realtà
posizioni del tutto adultocentriche.

Anfaa esprime la propria contrarietà …e propone … di seguito il testo completo in pdf  Anfaa su riforma della giustizia

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