autore: Anna Lavatelli e altri
editore: Ids, CSV - 2a edizione
anno: 2006
tratta di: Contiene diversi racconti tra cui una fiaba di amicizia e di emozioni legate alla maternità e paternità adottive. I racconti: L’Isola e Storia di Sara di Piera Colombo, aiutano a comprendere in chiave favolistica le emozioni legate alle difficoltà familiari, all’affidamento e all’adozione anche di bambini grandicelli.
commento di Anfaa: Il libro è completato da percorsi didattici, già sperimentati in classe, per parlare a scuola di adozione e affidamento familiare; sono differenziati per materne, elementari (1° e 2° ciclo) e scuola media inferiore, e curati dalle pedagogiste Giusi Immordino e Giuse Tiraboschi. Si tratta di percorsi di facile adattabilità che danno ampio spazio all’ascolto degli allievi e delle loro esperienze ma volutamente non sollecitano interventi ansiogeni o traumatici
consigliato a: genitori e insegnanti
disponibile presso:

Per informazioni: segreteria@anfaa.it oppure novara@anfaa.it oppure 338 8032955

 

  • Recensione Emma Dovano
  • Chi è Anna Lavatelli

    Anna Lavatelli è una delle più note scrittrici per l’infanzia. Ha vinto molti premi, tra i quali quello del Battello a Vapore nel 1993 e il premio Andersen-Baia delle Favole nel 2005 come migliore autrice italiana con Bimbambel (Interlinea). Con Interlinea ha anche pubblicato Il giallo del sorriso scomparso, Chi ha incendiato la biblioteca?, I racconti dei re magi, Filastrane, storie di rane (con Emanuele Luzzati), È Natale Bimbambel e Una gamba dispettosa.

  • Le altre autrici

    Giuse Tiraboschi, laureata in pedagogia e insegnante elementare, opera da anni come volontaria presso la sezione ANFAA  di  Novara con particolare riferimento all’educazione ai rapporti familiari in ambito scolastico. Piera Colombo  svolge da anni attività nella stessa sezione occupandosi come volontaria  della promozione dell’affidamento a scopo educativo e delle problematiche dell’adozione. Raffaella Pasquale, psicoterapeuta dell’infanzia, aiuta a comprendere “Perché la fiaba”.