Carissime/i,

vi invieremo nei prossimi giorni degli aggiornamenti sulle tematiche su cui siamo impegnati a livello nazionale. Oggi partiamo dalla

VALUTAZIONE E PRIME INDICAZIONI OPERATIVE SULL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE N. 173/2015

Anzitutto vogliamo informarvi che abbiamo voluto riassumere in una nota le iniziative e le prese di posizione assunte nel corso degli anni dall’Anfaa per promuovere e  tutelare la continuità delle relazioni affetti dei bambini affidatati: riteniamo possa rappresentare un  contributo utile, che evidenzia la coerenza delle nostre azioni nel tempo. Richiamiamo, a tal proposito, le considerazioni della psicoterapeuta infantile Donatella Fiocchi sulle conseguenze della negativa pratica, ancora messa in atto da alcuni magistrati con la collaborazione degli operatori dei Servizi sociali, di allontanare il bambino affidato dichiarato adottabile dagli affidatari per inserirlo in una comunità per un sua “decantazione” affettiva in preparazione del suo trasferimento nella futura famiglia adottiva .

Ci stiamo confrontando in merito su diversi fronti. Anzitutto, all’interno del Tavolo Nazionale Affido abbiamo collaborato alla stesura di un primo documento, che abbiamo inviato al CNSA (Coordinamento Nazionale Sevizi Affido): l’obiettivo è quello di arrivare ad un testo condiviso, viste le posizioni convergenti emerse dal confronto avuto in merito nel corso dell’incontro a Firenze del 10 ottobre scorso. Siamo state invitate a partecipare ad un incontro ristretto promosso da Carla Forcolin presidente dell’associazione la Gabbianella ed altri animali (promotrice negli anni scorsi della petizione al Parlamento su questo specifico tema), dalla sen. Puglisi e dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia Romagna per concertare un’azione condivisa : è stato elaborato un crono- programma  e si sta predisponendo una prima traccia per la stesura di un libretto informativo in vista di un convegno nazionale in Senato per la fine di febbraio,  cui dovrebbero poi seguire convegni regionali, da organizzare coinvolgendo anche i Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza.

Come già detto, l’attuazione di questa legge comporterà un impegno da parte di tutte le istituzioni coinvolte, a partire dai Giudici dei Tribunali per i minorenni e dagli operatori dei Servizi sociali, andando a modificare prassi consolidate, non rispondenti alle esigenze dei minori. Sarà importante quindi il monitoraggio da parte nostra in merito alle iniziative/procedure adottate nelle diverse realtà affinchè i principi ispiratori della legge non vengano disattesi. Per il  Piemonte abbiamo inviato nei giorni scorsi una lettera alla Regione chiedendo di riprendere il Tavolo di lavoro interistituzionale in merito.

Si spera di arrivare anche a un corso di aggiornamento da parte della Scuola superiore di formazione per i magistrati sull’attuazione della legge stessa, che peraltro è stata oggetto di una relazione specifica della professoressa Joelle Long nel Convegno dell’AIMMF tenutosi a Firenze il 27/28 novembre scorso.

In quella occasione Frida è intervenuta a nome del Tavolo Nazionale Affido, presentando un documento sull’affidamento dei bambini piccolissimi,  che ha suscitato un forte interesse anche da parte di alcuni magistrati minorili.

A pochi giorni dall’approvazione della legge che garantisce ai minori la continuità affettiva, abbiamo seguito un caso di un bambino di 27 mesi, di cui 21 trascorsi in affido, che è passato dalla famiglia affidataria a quella a rischio giuridico di adozione in soli 6 giorni.
Prima dell’inizio del passaggio abbiamo scritto una lettera a tutte le Istituzioni coinvolte, chiedendo maggiore gradualità. Purtroppo la nostra richiesta non è stata neanche presa in considerazione.
Oggi, a distanza di oltre 1 mese, alla famiglia affidataria non è stata data alcuna informazione rispetto alla modalità del mantenimento dei rapporti: abbiamo quindi interessato con una lettera anche il Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

In attesa di ulteriori aggiornamenti vi auguriamo un Natale di gioia e serenità.

La redazione