Il rischio giuridico

 Che cosa si intende per rischio giuridico

Si tratta del collocamento di un minore, sottoposto al procedimento per l’accertamento dello stato di adottabilità, presso una coppia ritenuta in possesso dei requisiti per la sua futura eventuale adozione, in attesa della definizione del giudizio.
E’ un provvedimento disposto nell’esclusivo interesse del minore, finalizzato a contenere i tempi di permanenza in comunità e i danni che ne possono derivare.
Alcuni Tribunali per i Minorenni lo definiscono “affidamento a rischio giuridico di adozione” perché:
–  è un affidamento famigliare
–  sussiste il rischio connesso all’esito dei ricorsi pendenti in Corte d’Appello e in Cassazione

Perché risulta necessario

L’adozione è consentita a favore di minori dichiarati in “stato di adottabilità”.

La dichiarazione dello stato di adottabilità del minore è pronunciata dal Tribunale per i minorenni in Camera di Consiglio con sentenza.

La sentenza del Tribunale può essere impugnata davanti alla Corte d’Appello, sezione per i minorenni dal Pubblico Ministero, dai genitori del minore o dai parenti entro il quarto grado che abbiano mantenuto rapporti significativi con il minore; contro la sentenza della Corte d’Appello è ammesso ricorso per Cassazione entro i termini previsti dalla normativa vigente (per approfondire clicca qui).

La complessità del sistema delle impugnazioni e i tempi della giustizia del nostro Paese comportano una dilatazione dei tempi di definizione della condizione giuridica del minore. Il procedimento per l’accertamento dello stato di adottabilità può durare molto tempo, alcune volte persino anni.

In attesa della definitiva conclusione del procedimento di adottabilità, per evitare al bambino le conseguenze negative di un ricovero in comunità, il Tribunale per i minorenni può decidere di affidare il bambino ad una coppia scelta fra quelle in possesso dei requisiti per l’adozione, che abbia manifestato la disponibilità a questo particolare tipo di collocamento famigliare.

Questo provvedimento risulta conforme all’art.10, comma 4, della legge 184/83 s.m.i., secondo cui il Tribunale per i minorenni “può disporre in ogni momento e fino all’affidamento preadottivo ogni opportuno provvedimento provvisorio nell’interesse del minore, ivi compreso il collocamento temporaneo presso una famiglia […]”.

Esito del procedimento per l’accertamento dello stato di adottabilità

Nel caso in cui la Corte d’Appello (o la Corte di Cassazione) confermino la sentenza di primo grado, l’affidamento a rischio giuridico si trasforma in affidamento preadottivo della durata di un anno. Trascorso l’anno, l’adozione legittimante diventa definitiva.

Qualora la Corte (d’Appello o di Cassazione), accogliendo il reclamo dei genitori o dei parenti, ritenga di revocare lo stato di adottabilità, il Tribunale per i minorenni dovrà individuare la migliore collocazione per il bambino. Sarà compito dei servizi accompagnare il bambino e la coppia in questa nuova fase della vita.

Cosa comporta l’affidamento a rischio giuridico

L’affidamento a rischio giuridico comporta:

  • il minore potrebbe rientrare nella sua famiglia di origine
  • tempi lunghi prima della conclusione della procedura
  • il minore può mantenere rapporti con la famiglia d’origine, incontrando i famigliari in luoghi adeguati (c.d. “luoghi neutri”) alla presenza di un operatore.

Non basta l’idoneità all’adozione

Alla coppia che si renda disponibile ad affrontare il rischio giuridico si richiede un quid in più, rispetto ai requisiti minimi richiesti per adottare. I coniugi debbono valutare la propria attitudine alla gestione di situazioni emotivamente destabilizzanti protratte nel tempo, che presuppongono la capacità di:

  • stabilire con il bambino un rapporto affettivo, nonostante l’incertezza sull’esito della procedura e la non prevedibilità dei suoi tempi di definizione
  • mantenere atteggiamenti non giudicanti nei confronti della famiglia di origine del bambino
  • stabilire un rapporto di collaborazione reciproca con operatori e istituzioni
  • accettare le possibili regressioni del bambino al rientro dalle visite in luogo neutro.

Proposte migliorative di Anfaa

Numerose sono le criticità denunciate e le proposte presentate alle autorità competenti per migliorare sempre più questi interventi nell’interesse superiore dei minori accolti.

Troverete un approfondimento sull’argomento nella sezione “Criticità e proposte/rischio giuridico“.

 

Scheda a cura dell’Anfaa

 

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