I figli si raccontano
I FIGLI SI RACCONTANO
SOTTOTITOLO
Ed ecco un breve viaggio tra i pensieri e i ricordi emersi dal confronto di un gruppo di figli adottivi adulti che hanno deciso di uscire allo scoperto, per spiegarci cosa significhi per loro essere figli adottivi.
Nonostante l’unicità di ogni singola storia, queste testimonianze presentano un sentimento condiviso, un principio comune che consente di riscoprire il significato autentico non solo della “filiazione naturale” ma anche e soprattutto dell’”adozione”: si è figli delle persone che ci amano, che ci confortano, che ci sostengono, che si prendono cura di noi, indipendentemente dal patrimonio genetico di cui risultiamo portatori.
Storia di Graziella
Come la gabbianella “Fortunata” di Luis Sepùlveda (“Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”) anch’io sono la protagonista di una bella storia d’amore…
Storia di Claudia
Sono nata nel 1966, non riconosciuta alla nascita in virtù di quella legge che permette ad una donna di partorire in assoluto anonimato: dopo soli tre mesi sono stata adottata…
Storia di Yai
In un mondo dove si può nascere ormai in tanti modi, da un ovulo diverso, da un freezer, creati in un laboratorio, io sono nata grazie al vecchio e supercollaudato metodo naturale…
Storia di Marisol
Non smetto mai di pensare che la mia vita potrebbe essere diversa da quella che sto vivendo ora, anche se mi sembra incredibile immaginarne una differente da questa…
Ogni bambino adottivo ha diritto di essere informato di tale sua condizione, nei modi e nei termini più adeguati alla sua età.
Alcuni figli adottivi adulti si sono interrogati sul “come”, “quando” e “fino a che punto” sia opportuno trasmettere tali informazioni. Ecco che cosa ne pensano:
2012_12_12_testimonianza dei figli